Sabato 23 Marzo alle ore 10.00, organizziamo una lettura-spettacolo intitolata “Teuta, il pirata del Po” presso il Liceo Copernico di Bologna, in collaborazione con “L’informale Ippolito Dalvit”, a cura di Enrico Bollini e Giacomo Tamburini.
La lettura è incentrata sulla voce di un piccolo criminale, Teuta, che racconta la sua esperienza di vita durante gli anni del fascismo dando una lettura originale, sincera e anti-ideologica di quegli anni.
La lettura muove dal lavoro di Danilo Montaldi, sociologo militante, che nel 1961 pubblica un libro del tutto particolare: Autobiografie della leggera. Una ricerca sociologica che decide di deporre il bisturi dell’analisi, per accogliere in sé una serie di storie di vita nelle quali piccoli criminali, prostitute, ex-carcerati marginalizzati e banditi rievocano la loro esperienza di confine, seguendo ed esprimendo una coscienza loro propria. Queste persone, queste figure, abitanti del fiume, sono i rappresentanti di quella società degli esclusi che il dialetto lombardo chiamava “ligera”.
Da una di queste autobiografie abbiamo deciso di estrarre la storia di Teuta: uno dei tanti criminali comuni mandati al confino negli anni del fascismo. La veloce corruzione di un territorio, le fatiche della Resistenza e le storture della dittatura ci appaiono chiare in questa testimonianza vivace e divertente, anche se a tratti cruda e severa. Il barcaiolo del Po racconta come la vita nell’isola di Ustica cambi, prima con l’arrivo dei politici, tra quali nomi noti come Gramsci e Bordiga, poi con l’arrivo dai mafiosi rastrellati dal prefetto Mori, infine con lo sbarco degli Alleati e la Liberazione. La ristretta isola riflette così una storia d’Italia in piccolo tra il 1940 e il 1945, attraverso la visione inedita e non ideologica della voce di Teuta.